mercoledì 3 dicembre 2008

Maschera

Avevo immaginato il momento in cui ci saremmo visti. Avevo immaginato quasi ogni dettaglio e avevo giocato con visioni inverosimili da dormiveglia.
Rimaneva un legame con il cuscino, un'idea che aiuta a dormire sereni.
Invece mi stupisci e mi dedichi un pensiero che oltrepassa la tua testa e arriva alle mie mani piene di sporte che tagliano i palmi.
Arriva alle mie mani che hanno smesso di tremare solo dopo ore.
Scappo da occhi onesti che credevo di rivedere a breve.
Scelgo la canzone adatta ed aspetto con i piedi in fila e lo sguardo opaco perchè i miei occhiali sono sempre sporchi, sempre graffiati.
Avrei voluto essere bellissima ma non lo ero.
Ecco 
E' qui che dimentico di avere una casa in cui tornare, delle persone da avvisare, orari da rispettare.
Ci dimentichiamo tutti e due forse.
Bere e mangiare senza darci importanza trascinati dalle voci.
Trascinata dalla voce dovrei dire.
Trascinata dal ruvido che pensavo fosse l'espressione del vero.
Perchè l'iride non mente.
Le gambe sotto un tavolo non mentono.

Non dovrebbero mentire.

Ed è così che vinci.
Avevi già vinto dopo pochi minuti. Dovevi accorgertene .

Oggi hai scritto.
Hai scritto e vorrei chiederti se significa qualcosa.
Perchè credo che non significhi nulla.
Le mie mani erano al sicuro tra la plastica dei sacchetti pieni 
molto piu che chiuse tra le tue.
Ero al sicuro sapendo che il sesso è solo sesso ma quello no.
Quello no perche tu hai voluto che fosse no.

Innocente nel sentire la tua guancia al mattino che si permette di essere dolce.
Ti sei permesso di essere dolce.

Ed io
Ho sbagliato.
Ho sbagliato.
Ho sbagliato.


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