giovedì 18 novembre 2010

Mio padre prende delle medicine da qualche giorno. Un quarto di pillola bianca dopo i pasti. Riesce a fare un quarto perfetto senza sgretolare la pasticca o perderne dei piccoli pezzi. Non mi è chiaro come ci riesca, anche se l'ho guardato bene mentre ci spingeva sopra con la lama. Sono solo antibiotici e solo per una settimana, ma non lo avevo mai visto con una scatolina di medicine da prendere. Quello fa i gradini due a due con i sacchi della spesa e io non avevo ancora mai pensato al periodo delle pillole. Mia nonna per dire, ne prende di quattro o cinque tipi diversi nell'arco di una sola giornata e anche il nonno lo faceva come molta altra gente, perfino le mie amiche giovani che soffrono di ansia o anemia. E' una cosa utile e a un certo punto della vita servono proprio. Quindi lui è fortunato che non ne spreca nemmeno una briciola sezionando così bene le quantità giuste da prendere.

martedì 16 novembre 2010

Il mio soldatino mi sono svegliata questa mattina e non c'era più. Prima di dormire lo avevo visto alla finestra che guardava verso fuori con quelle spalle forti tutte dritte. E' andato via così, al buio senza abbraccio. Prima o poi doveva pur partire, è un soldatino con la divisa e la borraccia, fa un lavoro che se mi va di chiamarlo non posso. Quando l'ho visto la prima volta erano tutti vestiti uguali lì appoggiati a riposarsi, ma ho raccolto lui tra gli altri che sembrava diverso con la liquirizia in bocca e le ginocchia un po' piegate. Chissà se verrà da me quando sarà di nuovo qui, se lo vedrò ritornare.

sabato 13 novembre 2010

Volevo pensarti come a uno normale. Invece non ci sono riuscita e ti penso come a uno che ha i super poteri e sgretola i muri con un dito e mi solleva con un dito che peso niente. Fai le cose più veloce degli altri e poi sei bello con gli occhiali, dimmi se questi non sono indizi. Per essere quella giusta devo intuirlo da sola che tu vieni da un altro pianeta o che ti ha punto un ragno geneticamente modificato o che ti han fatto gli esperimenti sul corpo. Tu mi allontani e mi dici non possiamo e allora io faccio quello sguardo che all'improvviso capisco e metto insieme i pezzi e penso ecco adesso tutto mi è chiaro mentre ti allontani dandomi le spalle ma riesci a guardarmi lo stesso perché hai anche il super potere di vedere da più lati contemporaneamente. E questo è il momento in cui iniziamo a condividere un segreto che tu lo sai che io ti capisco e io lo so che tu sei mio.

martedì 2 novembre 2010

Uomini e donne scelgono una casa e dei mobili. Dormono in un letto singolo grande il doppio e dopo alcuni anni smettono di abbracciarsi la mattina. Si tradiscono o si dissociano. La stessa casa con le stesse stanze è di tutti e due. Poi quella poltrona diventa la sua e gli orari del bagno e la cena che non si concorda più e in vacanza si va lì che ci si è trovati così bene. La domenica si fanno i giri ma solo se non piove che se piove è difficile.