martedì 14 giugno 2011

Isolato dal vento, c'è il tuo corpo in un angolo. Sembra triste, messo dentro le braccia con la testa chiusa al buio, tra le gambe e il respiro bloccato nella pancia. Ti riposi qualche ora, rimani immobile anche se hai sete e vorresti acqua a temperatura ambiente. Mi piacerebbe appoggiare la mano sul tuo ginocchio e dirti ecco l'acqua, scusa se non ho il bicchiere ma non mi davano quello di vetro.