mercoledì 28 aprile 2010

E' che tu alla sua felicità non ci tieni. Tutte quelle cose che non si aspetta tu non gliele dai mai.
Dopo che avete fatto l'amore vi siete vestiti male e siete scesi a mangiare qualcosa.
E' strano pensarvi come due innamorati, quelli che si vogliono bene che si dedicano il tempo e le cure.
Poi sarà anche vero che il calabrone non può volare ma poi lo fa lo stesso.
Voi cosa ci fate adesso con tutto il sonno e la stanchezza accumulati. Dormite male e i gomiti non si incastrano da nessuna parte.
Entra il sole ma è filtrato. Lei ha preso freddo alle braccia e per scaldarle c'erano solo le mani.
A te non è nemmeno venuto in mente di prenderle una coperta mentre dormiva e aveva la pelle d'oca.
Poi la svegli con un sorriso e le dai da bere come a una pianta, ma come fosse una di quelle che tollerano la siccità.

domenica 25 aprile 2010

Ti buco i pori della pelle con uno spillo.
Lo tiro fuori solo quando il dolore è finito.
Così poi ricomincia.

sabato 24 aprile 2010

Non sei tu a essere forte.
E' lui che è debole.

martedì 20 aprile 2010

Le cose importanti sono due

Le cose importanti sono due. Bere molta acqua e uscire di casa. Alla base di una vita felice ci sono le cose importanti. Alla base delle cose importanti ci sono queste due. Da qui poi derivano la sana e robusta costituzione e la curiosità verso le cose e le persone. In casa ci torni e sei felice. Ci torni la sera e durante il giorno per prendere le cose che ti sei dimenticato. Spesso esci senza voglia. Spesso rimandi -rimando- appuntamenti per pigrizia. Poi ci sono gli aspetti della condivisione che non sono da sottovalutare. C'è l'amore che incontri fuori di casa e che prima o poi ritrovi lì quando torni. Ma se non bevi molta acqua non stai bene, se non stai bene non esci, se non esci non condividi, se non condividi non torni mai da nessuna parte e stai fermo.

sabato 10 aprile 2010

La verità, vi prego, sull'amore

Scrivi le tue poesie d'amore con tutte quelle parole che odio.
Il risveglio è un momento terribile della giornata migliora solo dopo un pò e non mi basta la sua faccia vicino anche se è abbastanza.
Scrivi delle foglie e dei fiori che se li raccogli muoiono.
Seccano nei quaderni e ungono le pagine con quello che ne rimane.
Ci sono tutti quei colori pastello e quelle formule soffici di tenerezze con la pelle e con i baci.
Con la pelle ci fai il sesso e con i baci i saluti, strofinarsi il naso non funziona.
Io le poesie d'amore le voglio maschili e piene di vita
senza tutte quelle frasi dove il cielo si mischia con le arterie e il vento con i respiri.
Se respiri il vento tossisci.

venerdì 2 aprile 2010

Lui era pronto a salutarla andandole in contro con la bicicletta.
Aveva anche rallentato un pò, per fermarsi eventualmente a parlare.
Lei ha voltato la faccia dall'altra parte facendo finta di non vederlo.

Lui ha spinto il piede sul pedale e ha chinato la testa passando oltre.
Lei sembrava sollevata oltre che crudele.