venerdì 26 marzo 2010

Dove vivo io

Dove vivo io devi farti le scorte di tutto per l'inverno.
Le scorte di acqua e di cibo, di carta igienica e di medicine.
Dove abito io, d'inverno sei completamente isolato.

Ogni anno dimentichi qualcosa di diverso e certe volte sono cose piccole di cui puoi fare a meno. Ma se dimentichi qualcosa d'importante devi prepararti a sfidare quel freddo e quella neve solo con stivali molto alti e vestiti termici.
Quello che in pochi minuti raggiungi con la macchina devi raggiungerlo rallentato dalla luce e dal silenzio.
Certe volte vorresti solo poter vivere senza alcune cose.

Chi lo ha detto che nulla è indispensabile.
Il suo cuore è un posto giusto dove stare.

mercoledì 17 marzo 2010

Dimenticati tutto quello che vuoi che si realizzi. Ricordati le persone che hai scelto e portale fuori a mangiare. Lascia tutto il resto chiuso fuori distante e leggero. Nessuno può arrivare a quello che vorresti.

martedì 16 marzo 2010

La signora si siede davanti a me e tiene le gambe larghe.
Appoggia la borsa per terra di lato chiusa con un laccio che fa un fiocco i manici sono lunghi e li tiene tutti e due nella mano.
Mi guarda la faccia e mi guarda i capelli raccolti male.
Mi riguarda la faccia e lo vede che ho pianto.
Mi chiede quasi scusa con gli occhi per avermi giudicata per i capelli raccolti male.
Rimane ferma sulla faccia e credo si chieda perché ho pianto e quanto.
Signora ho pianto perché non riuscivo a trovare un pensiero felice.
Sento un nodo qui e non si muove anche se tossisco da più di tre mesi.
Tossisco la mattina appena sveglia e quando sto ferma seduta o quando cammino e quando mi cambio e mi copro per andare a dormire.
Ci provo, mi creda, a sciogliere e liberare.
Con le sopracciglia capisce e mi dice che devo stare tranquilla che passerà che ci sono gli inverni in cui le malattie si trascinano ma che tornerò a respirare.
Lo fa sorridendo piano e spostando gli occhi sulle sue scarpe.

domenica 14 marzo 2010

Vorrebbe dirtelo di essersi sbagliata che non era il caso di mettere tutte quelle parole in fila e di accusarti. Vorrebbe dirtelo che ogni tanto perde consapevolezza e aggiunge del colore. Sistema le cose nella stanza e le mette nei cassetti mentre pensa che potrebbe dirtelo.
Poi pulisce scava sotto le mattonelle e cambia l'ordine di suddivisione dei libri.
Tu sei già andato a dormire e rimani nel letto coperto fino alle guance pensando che lei era bella.

giovedì 11 marzo 2010

Potrai arrivare fino alle guance e parlarle da molto vicino.
Potrebbe anche piacerle sentirti attaccato ai vestiti potrebbe venirle in mente di sfilarli e appoggiarli da un lato. Potrebbe sorridere e stringerti molto, sembrarti felice.

Quando sarai tranquillo pensando che tutto va bene scivolerà via veloce.
Riuscirai a malapena a vederla di spalle.
Rimane sdraiata e pensa che tu non sia poi tanto diverso da tutto il resto, da tutto quello che ti capita e che non devi sforzarti di cercare.

mercoledì 10 marzo 2010

Tu vuoi rovinarmi i pensieri. Mi da fastidio sapere che verrai che ci vedremo che mi dirai ciao come ti trovo bene stai bene. Stavo bene quando abitavi lontano e sapevo che non saresti mai potuto venire in nessun posto. Stavo bene in quei momenti lì uscendo di casa e non pensando che avrei dovuto trovarti davanti a me semplicemente contento di vedermi. Invece io provo fastidio e sdegno. Gli occhi che hai e come li muovi per guardare le cose tutti i tuoi modi di toccarti il corpo e i vestiti e sembra che tutto ti sia indifferente quando invece è dentro.
Sei una danza messa lì a ricordarmi quando mi dicevi le cose nel letto ed io sentivo che avrei potuto lasciarti entrare ancora un pò.

martedì 9 marzo 2010

In cucina piange sopra la cipolla.
L'ha già tagliata a metà ed esce il succo trasparente che andrebbe lavato sotto l'acqua per togliere quella sensazione di bruciore.
Si dimentica di farlo, come sempre.
Un amico dice che quando mette gli occhiali a lui quel bruciore non arriva.
Con lei questa cosa non funziona.
L'olio è già nella padella ed è bollente
rovesciarlo sulla tua schiena sarebbe fonte di grande piacere.
Spingere le due metà della cipolla contro i tuoi occhi sarebbe di grande piacere.

Io non avevo chiesto se era una cosa importante

Lui: No.
Lei: Perché no?
Lui: Non è una cosa importante
Lei: ah, non è una cosa importante
Lui: No. Non lo è.

Le cose importati quali sono quelle importanti.

domenica 7 marzo 2010

Lei è andata via più velocemente questa volta.
Ed è andata più lontano.

sabato 6 marzo 2010

Pensiamoci bene disse.
Pensiamoci bene perché non abbiamo spazio per muoverci dentro questa cosa.
Lei vorrebbe dirgli che no, hanno tutto lo spazio necessario.
Lui si alza e la lascia nuda sotto le coperte aprendo la porta.

Se solo lei potesse alzarsi e andare a casa.