domenica 28 giugno 2009
Non perdere il tuo tempo le danze per te non finiscono mai
continua a far sudare il corpo capace di inscenare una ridicola commedia.
Ridi ride ridono sereni davanti alle parole più giuste da dire.
Accontenta il pubblico pagante
Non perdere il tuo tempo
ingannalo ingannali
le conclusioni saranno le medesime
ma potrai respirare qualche giorno solo qualche giorno.
Torneranno le fitte al petto i dolori interni fortissimi
dovrai rimanere sdraiato accusando il cibo accusando il sonno mancato.
Dovrai mentire ancora ma non lo scopriranno mai
Non è mai accaduto.
Fatti privati che tenti di nascondere.
Noi due
tagliati in due.
giovedì 25 giugno 2009
La camicia di forza per il tuo sguardo
pulisci la bocca smetti di sputare.
Tu
chiedi
aiuto
ai sordi.
Le pupille me le ricordo bene mentre ti rivelavi di notte
la pelle trema la pelle assorbe tutto
anche la sporcizia.
Lavare via i rumori non è servito a nulla
i solchi sono fissi lucidi armati appuntiti.
Tu
chiedi
aiuto
ai sordi.
Le spalle pesano tantissimo. Trasparenze appoggiate sulla pelle.
La follia di un uomo può portarlo ad essere triste gobbo malinconico crudele.
Urlarsi parole di sangue e tutto intorno è bianco.
Credere di poterlo cambiare credere di vedere oltre. La mia follia.
Cadere così nella trappola lasciarsi cullare dalla nella rete.
Giorni cancellati confusioni latenti.
Lui saprà stringere
lasciando che il respiro passi pieno e libero
io saprò rimanere li
senza sentire il bisogno di scivolare via lontano.
lunedì 8 giugno 2009
La complessa funzionalità del corpo.
Sono ancora forme ingenue che cerchi di spiare da pochi strati di vestiti. Forme predisposte ad ogni ritmo e già vittime del movimento di un uomo che guardano maliziose.
Nessuna finta innocenza. L’attitudine scoppiata senza pudori insieme allo sviluppo dei corpi.
Potresti anche fingere di non sapere la loro età e valicare il confine che qualcuno ha cercato di sminuire paragonandolo alla scena di un film piccolo.
Potresti spingere le mani e la lingua mentre nessuno oppone resistenza
potresti notare come quante mani prima di te non hanno trovato alcuna resistenza.
Notevoli complicazioni emotive per cuori sottosviluppati e grandissimi.
Oppure semplicemente cosce aperte ancora prima di essere depilate.
Vento sulla fronte.
I bambini capricciosi puntano i piedi piangono furbi suscitando tenerezza
pensando serva commuova risolva.
Tu eri un bambino triste guardavi dalla finestra le nuvole passare la neve scendere.
Vorrei davvero corressero ancora ginocchia sbucciate.
Ma hai smesso di essere semplice.
Hai continuato solo ad essere triste.
domenica 7 giugno 2009
sabato 6 giugno 2009
Nessun stupore.
Non mi è assolutamente bastato quello che hai tentato di darmi
tra urla
atteggiamenti
falsi amici
rinnegate insicurezze.
Un libro che non mi interessa leggere e che non posso buttare.
Certi regali è inutile farli quando rimani concentrato solo sui sorrisi che ricevo
e che ricambio solo per educazione.
Credo di averti mostrato tutto ciò che di me rinnego esasperando i miei difetti.
Non mi interessa del tuo nuovo lavoro.
Ieri non ho chiamato nessuno ho scritto solo perchè dovevo
non avrei voluto farlo.
Sono insensibile al tuo richiamo alle provocazioni alle fotografie superficiali di legami nati per morire
troppo brevi per essere vissuti come indigesti.
Non sei abbastanza.
Non sono mai stata capace di guardarti come se avessimo qualcosa di reale da condividere oltre la carne.
Dovevamo limitarci alla carne.
E non sento niente, no
nessun dolore
nessun stupore.
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