giovedì 26 febbraio 2009

Cit.

" Il vantaggio dell'odio 
  è che bruciando forte 
  passa. "

Risentimenti nel dimenticatoio.

mercoledì 25 febbraio 2009

Mi hai sempre procurato questa insana tachicardia.
Dimmi perchè.
Isteria del condotto lacrimale.
Preoccupazione perchè i draghi dentro non sono la sola ad averli.
Assurde pretese di dire puntando il dito contro la tua di faccia.
Vacillano certezze convinzioni meccanismi di difesa per chi è vulnerabile.

Mi sta facendo male.

lunedì 23 febbraio 2009

Soluzioni discutibili.
Deliranti pretese.

"Io sto bene 
 io sto male.
 Una formalità."
E ancora spilli neri bruciati.
Dolore sterilizzato.
Le tue mani forse come toccano le cose. 
Il modo di camminare forse.
La giacca stretta i gesti infantili.
Una testa intelligente incorruttibile cattiva.
Non essere mai riuscita a sentire il tuo odore.

Non c'è nessuna indifferenza ancora.

domenica 22 febbraio 2009

Tagliami fuori dalle tue novità quotidiane e fingi di essere sereno quando mi guardi. 
Adesso salutami indifferente e sposta lo sguardo veloce prima che mi accorga essere spezzato. Salta e mostrati sorridente spendi soldi ben guadagnati per stupidi arnesi e inventati situazioni piacevoli. 

Pensavi di essere forse in una posizione privilegiata pensavi forse di poter dire una parola in piu che fosse ascoltata presa per vera quando invece era solo derisa da una personalità crudele ed egoista.

Adesso impara a vestirti strato su strato a lavare i tessuti a stirare le  magliette almeno a piegarle. 

Afferra quel poco che di buono posso averti lasciato tutta la rabbia che senti e che vorresti solo rinnegare e tacere dall'alto della tua superbia cieca arrotolata su se stessa. 
Mi da fastidio e mi manca ogni tua parte. 
Mi stupisco nel non sentire niente e nel non vedere niente oltre il contorno del tuo corpo disegnato e vuoto dentro. 
Sei solo poche righe orizzontali che appesantiscono la figura i contenuti le parole i discorsi i segnali le mezze verità e riferimenti noiosi. 
Dove credi di aver imparato a non gestire le emozioni e le persone?

Mi ricordo ore lente e tenerezze istantanee. 
Il tuo viso congestionato e il rumore che fai quando dormi. 

Sai di avere poco potere su te stesso sai di meritarti ogni mio rigurgito.
Domani avrai da sistemare i dettagli di un trasferimento prendere le tue cose e riportarle in quella stanza piccola lunga e stretta.

Fingi di sorridere allo specchio impara tutte le espressioni del viso che potrai riproporre davanti agli altri.
Non si interesseranno di cogliere il minimo sforzo del tuo gesto disperato. 

Hai comprato cose nuove per te e per lei 
hai investito tempo sulla sua follia e cocciuta arrendevolezza. 
Inchinati davanti alla supremazia di certe emozioni che ti travolgeranno lasciandoti morto o morente li senza poter quasi respirare. 

Non sai nuotare convinciti ancora che questo non sia importante. 
Piangi mai come noi comuni esseri viventi fragili tu che credi che vivere appoggiati ad un righello sia vivere.

Ed ora quest'ultimo vizio che non conta nulla. 
Passatempo lussurioso sul letto enorme lontano dai doveri. 
Devo solo sporcarmi le mani di cibo e posso smettere di pensare per interi giorni.
Eravamo in pochi davanti alla porta ancora chiusa.
Arrivano i fiori ed il nostro cognome è scritto sbagliato come sempre. Anche oggi.
Poi facce mai viste uguali alla mia.
Ho inglobato subito tutto il vostro dolore oltre al mio.

E tu con la pelle svuotata
i genitori a vegliarti come nella culla.

Uomini che piangono senza vergogna con rabbia cattiveria vuoto.
Avevo dimenticato il tragitto il luogo il modo in cui chiudono tutto dopo che il tempo è scaduto.

Mia madre odia il rumore della fiamma ossidrica 
così decide di uscire rimane vicina alla porta
ed il rumore lo senti anche da li.

Ho tremato mentre ero al sole e mi sono girata
non riuscivo a guardate tutti i tuoi studenti arrivare.
Dopo solo dopo li ho fissati 
in fila davanti alla fotografia dove sei bellissimo.

Ho subito pugni forti sullo stomaco
ho perso tutte le mie forze.
Sono stanca dentro e fuori.

Un veleno inalato da tutti noi oggi qui.

mercoledì 18 febbraio 2009

Riscopro il lato morbido della tua presenza.
Adesso vedo molti anni oltre adesso.
E mi chiedo se.

Ho sputato tutto il mio sangue scritto e orale contro certi dolori da te inflitti
e dimentico ogni mia porta sbattuta sulla tua faccia fragile.

Adesso ti preparo da bere e mi sembra di averlo sempre fatto.
Le tazze sporche non hanno odore e nemmeno riconosco quello sul tuo collo che era mio 
tutto mio.

L'odio mutilato riversato congelato contro il vetro della tua casa piccola con la terrazza grande
dov'è adesso.

Uno spazio pieno di noi svuotato da me e riempito da lei
adesso è vuoto.

Guerra lampo.

E così, oggi tu muori.

martedì 17 febbraio 2009

Lacrime che pesano come macigni.
non solcano ma corrodono.

Sesto senso che fa paura.
Reciproco improvviso oggi.

Ho l'affanno come se avessi corso fino a casa per paura dei draghi dietro le spalle.

Mio padre deve ancora tornare dalla casa che ha perso tutti gli odori di pulito e vita.
Io lascio che la finestra aperta cambi l'aria nella stanza.

Non ho fame.
Non c'è un luogo dove vorrei essere forse.

E' il luogo sbagliato
E' il luogo sbagliato
E' il luogo sbagliato.

Dovrei telefonarti chiederti di vederci guardarti poi a fatica mentre mi viene solo da ridere.
Dovrei quindi aprire le porte per un'ultima volta e farti capire che no
che così non raggiungi risultati e che stai rischiando solo tu.

Ho fatto un taglio dritto preciso ho aperto la mia carne ed ho lasciato uscire pezzi di me.
Pezzi grossi organi importanti serviti sul piatto.
Era necessario lasciarli li scoperti era inevitabile in mesi dove tutto è cambiato
dove ho smesso di amare dove qualcuno sta smettendo di vivere.
Erano li.
Li hai visti tutti, erano in fila erano i miei 
ed erano morbidi ancora coperti del mio sangue.
Bene. 
Descrivimi ancora come il demonio manipolatore
come una strega dalla risata acida e subdola.
Costruisci alleanze sentiti potente
ti ho lasciato vincere.
Sopra il tavolo vicino al podio
sul velluto c'è il tuo premio.

Hai vinto questa gara di corsa con i sacchi dove ogni movimento è sgraziato 
corri a piedi pari salta sull'asfalto tieni la tela tra le mani e taglia il traguardo.
Hai tutto il tempo che vuoi.
Sei l'unico a partecipare.

I vestiti nuovi dell'imperatore sono per chi li vuole vedere.
ma il re è nudo.

Ed io, io sono felice.
"When there is nothing left to burn, you have to set yourself on fire"

Sono giochi pericolosi
dovresti saperli gestire.

domenica 15 febbraio 2009

Ieri stavo zitta.
I discorsi deprimenti la tua personalità che si modella sul suo umore incostante.
Sistemati i capelli e abbraccia il suo corpo solo il suo corpo.

Parli di morti in posizione fetale 
parli e sembra che sputi.

Tu invece ti salvi. 
Ed anche tu. Soprattutto tu.

Delusioni reciproche.
Non facciamoci male.
Questo è già abbastanza.

sabato 14 febbraio 2009

Adesso sembra che scivoli

ma tu stai giudicando la mia esistenza tutta pezzo dopo pezzo tutta.
Punti il dito dritto verso di me.

Ti vengo vicino mentre tremi e non riesci a parlare 
voglio passarti con gli occhi l'odio che porto dentro 
abbassa lo sguardo accorgiti che non puoi vincere contro la mia rabbia insensibile.

Prendi le tue cose appallottolale dentro la borsa a caso
non dimenticare niente qui.

venerdì 13 febbraio 2009

Se non ci sono mai è solo perchè vorrei esserci sempre.

" Ferite enormi già guarite come se non ti avessi incontrato mai.
  Ora come allora non è ora. "
E la testa gira.
Appoggiata al vetro o alla sua spalla.
Ho smesso di riposare
anche per pochissime ore abbiamo deciso che si può dormire.

mercoledì 11 febbraio 2009

Coperto di sporco.
Incidi negativamente sulle mie depressioni.
Incidevi.
Poi diventi un mostro ed usi a tuo piacimento le labbra per sentirti meno solo.
Spilli sottovoce nell'orecchio.

lunedì 9 febbraio 2009

Schiacciami la testa con le mani lascia uscire tutto spremi stringi ti prego liberami.

Alcune immagini sono luminose ma non ti ricordi nulla e respiri male veloce
piangi piano mi chiedi di andare in corridoio perchè non vuoi che veda tutto

Guardi le foto sorridi poi apri la bocca e la lasci andare senza capirti.

Il rumore della plastica 
le bombole d'ossigeno alte quanto un bambino 
i gomiti protetti dalla garza per il peso del tuo corpo tutto su di loro 
quando riesci a stare seduto 
quando riesci a non piegare la faccia sul cuscino.

Dal bagno sento i respiri 
annuso i profumi da donna che stordiscono che coprono gli odori
gli stessi profumi che odio
adesso ne ho bisogno per non sentire 
non urlare 
non piangere
non abbracciare troppo forte da fare male 
non baciarti come se fosse l'ultima volta ogni volta 
non pensare che non ti vedrò più mangiare con gusto 
non sarai il primo a ridere 
a difendermi contro l'ira eccessiva di mio padre.

Ed i giri in bici all'alba i treni i segreti delle montagne.

Silvia morì in un giorno e morirà ancora
Maria è ancora viva e morirà per la prima volta.
Cecilia fa la spesa per sua figlia perchè non può più uscire di casa
Emanuele fa tutto il resto nel tempo che trova e che si toglie.

Schiacciami la testa con le mani come se mi odiassi 

tante inutili cazzate quando c'è chi non respira

sabato 7 febbraio 2009

Qui adesso c'è uno spazio nel mezzo.
Un buco fessura strato di niente.
Fallo piano perchè mi sta facendo male.

Il liquido nella vena scorre 
dovrebbe dilatare i vasi alleviare la pena?
Sto chiudendo strati di pelle scoperti.
Ricuci prestando attenzione alle cicatrici

Fallo piano perchè sta facendo male.
Il tempo
più cose
di quante

domenica 1 febbraio 2009

Domani avrò paura di tutto
non voglio essere la prima a piangere

voglio che tu sia lucido senza dolore nel corpo
che tu possa guardarla come una sposa 
che tu possa stringerle la mano non per chiedere aiuto 

non so in che stanza saremo 
riuscirai a stare dritto da solo?

E' un giorno di festa 
è un giorno in cui non riuscirò mai ad essere felice.