domenica 22 febbraio 2009

Tagliami fuori dalle tue novità quotidiane e fingi di essere sereno quando mi guardi. 
Adesso salutami indifferente e sposta lo sguardo veloce prima che mi accorga essere spezzato. Salta e mostrati sorridente spendi soldi ben guadagnati per stupidi arnesi e inventati situazioni piacevoli. 

Pensavi di essere forse in una posizione privilegiata pensavi forse di poter dire una parola in piu che fosse ascoltata presa per vera quando invece era solo derisa da una personalità crudele ed egoista.

Adesso impara a vestirti strato su strato a lavare i tessuti a stirare le  magliette almeno a piegarle. 

Afferra quel poco che di buono posso averti lasciato tutta la rabbia che senti e che vorresti solo rinnegare e tacere dall'alto della tua superbia cieca arrotolata su se stessa. 
Mi da fastidio e mi manca ogni tua parte. 
Mi stupisco nel non sentire niente e nel non vedere niente oltre il contorno del tuo corpo disegnato e vuoto dentro. 
Sei solo poche righe orizzontali che appesantiscono la figura i contenuti le parole i discorsi i segnali le mezze verità e riferimenti noiosi. 
Dove credi di aver imparato a non gestire le emozioni e le persone?

Mi ricordo ore lente e tenerezze istantanee. 
Il tuo viso congestionato e il rumore che fai quando dormi. 

Sai di avere poco potere su te stesso sai di meritarti ogni mio rigurgito.
Domani avrai da sistemare i dettagli di un trasferimento prendere le tue cose e riportarle in quella stanza piccola lunga e stretta.

Fingi di sorridere allo specchio impara tutte le espressioni del viso che potrai riproporre davanti agli altri.
Non si interesseranno di cogliere il minimo sforzo del tuo gesto disperato. 

Hai comprato cose nuove per te e per lei 
hai investito tempo sulla sua follia e cocciuta arrendevolezza. 
Inchinati davanti alla supremazia di certe emozioni che ti travolgeranno lasciandoti morto o morente li senza poter quasi respirare. 

Non sai nuotare convinciti ancora che questo non sia importante. 
Piangi mai come noi comuni esseri viventi fragili tu che credi che vivere appoggiati ad un righello sia vivere.

Ed ora quest'ultimo vizio che non conta nulla. 
Passatempo lussurioso sul letto enorme lontano dai doveri. 
Devo solo sporcarmi le mani di cibo e posso smettere di pensare per interi giorni.

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