venerdì 28 agosto 2009

29 agosto.

E tu spostato dal centro
alla periferia del mio mondo.

L'amore sfugge inavvertitamente.

giovedì 27 agosto 2009

Inestetismi cutanei.

Ti odio come qualcuno che si potrebbe amare.
Dilati anche le più impercettibili distanze.
Giriamo a vuoto il silenzio e la resina sulla tua macchina.
Conosco dettagli quotidiani che vorrei mi annoiassero da quanto mi riguardano.
Quando rimani sdraiato la pancia piatta contro la schiena la testa vuota la testa malata la testa lontana sempre lontana.
Sono solo due notti di abbracci.
E mi sto dimenticando il tuo odore.
...

Non sapere dire addio porta alla perdita di parti molto importanti del corpo,
come le braccia o le orecchie.
Vorrei essere lontano a volte, come se esistessero
luoghi in cui alla mente non arrivano timori
di conoscere troppo e di non sapere nulla.

Tu non stare in pensiero è solo un finto cuore.

Se ti svegliassi e trovassi la sua pelle uguale ad altre.
Noiosa.
Se ti svegliassi senza mentire sceglieresti di coprire le parole con il lenzuolo.

Sola da alcuni giorni senza le voci insistenti dalle stanze vicine.
Notti immobili senza suoni.

Non ridimensionarmi mai.

mercoledì 26 agosto 2009

Il maleducato silenzio dei tuoi impegni mi permette di giustificarti ancora.
Desidero giustificarti ancora.

venerdì 21 agosto 2009

Apri gli occhi.

Ho spento le luci.

Che gli occhi riposino adesso.
Che i miei occhi riposino.

mercoledì 19 agosto 2009

Ti inviterò a fine agosto.

Rimescoli gli organi inverti posizioni
le funzioni vitali alterate da una mano distante appoggiata sulla pancia.
Cosa mi fai dopo poche ore in movimento per le strade
dopo due piazze
due letti. Sempre tuoi.

Il mio cuore è vuoto svuotato dell'amore provato svuotato di lui.

Tu non puoi permetterti di riempirlo a fasi alterne. Non puoi dirmi non del tutto.
Non esistono baci che siano discreti.
Se esistono io non li voglio. Non voglio niente.

Solo camminare più spesso vicini.

martedì 18 agosto 2009

Non importa essere vicini quando non posso nemmeno toccarti.
E gli autobus bui della periferia di Bologna svuotati di gente.
Tanto non mi siedo mai comunque.

Mi ricordo che.

Davanti all'ospedale si mangiano panini pesanti si parla di niente.
Ho visto piangere una famiglia mentre non sentivo più le mie gambe.
Non ho visto quanto hanno dovuto piangere.

Tu che dovevi lavorare dopo poche ore. Notte quasi giorno.
Dormire stretti sulle sedie con le gambe tutte chiuse dentro di te
e il maglione verde.

Hai salvato molti mesi della mia vita da una profonda tristezza.

domenica 16 agosto 2009

Vorrei incontrarti per la strada di una città ancora diversa, terza.
Potresti studiare per un esame ed io scrivere racconti per bambini.
Bere caffè senza fretta senza numeri di telefono sistematicamente bloccati.

E non è colpa mia se ti incontro per strada.

venerdì 14 agosto 2009

Ridimensionati i dolori spingo le tue spalle fuori dalla porta.
Rivendi gli affetti all'angolo della strada affitta ancora appartamenti vuoti.
I nostri vincoli costruiti restituiti.

La cartapesta incollata di notte
è uno sforzo troppo grande ridipingere tutte le pareti.
Resisterai almeno per questo inverno.

Compromessi esasperati che assomigliano a rinunce silenziose.
Prima o poi ti stancherai di oziare sulla poltrona mangiare quello che trovi.
L'esigenza di reagire si manifesterà corposa e violenta.

L'amore sfugge inavvertitamente.
Colmiamo i vuoti reciproci
come fossero momentanee interferenze.

martedì 11 agosto 2009

Strade invase da macchine disordinate ed impazienti. 
Miillenni sovrapposti 
miscelati sui muri delle case.
I palazzi costruiti di notte, dice.

Tu cammini come lui e parli come lui 
senza saperlo.
Le uniche due persone che conosco a non lasciare aperto l'ultimo bottone.

Atipiche combinazioni di caratteri.
Alcuni irriconoscibili.

Vestiti dispersi prestati 
ed il mare che non si vede 
ed il mare che è li.