sabato 29 gennaio 2011

Ha quella faccia che si vede che è buono. Con il naso bello che sta tutto pieno al centro. Poi si imbarazza per davvero e si ritira nella giacca dentro la sciarpa. Scappa un sorriso lì sotto, nascosto molto bene.

mercoledì 19 gennaio 2011

E' stato un gesto ad avermi fregato. Tutte le cose piccole che messe insieme fanno proprio te. Non un'altra. Solo te. Io ci provo a dirmi che hai dei pezzi che non vanno bene, tutto il discorso sugli incastri. Pero' mi hai fregato e adesso io non ci riesco a vedere quello sì e quello no. Prendo tutto il tuo blocco intero e sei una cosa pesante da tenere in braccio. Ma se poi ti metto con i piedi per terra io lo so che sorridi e te ne vai. Mi guarderesti con le mani ancora appoggiate sulle mie spalle e piano le toglieresti mentre già ti sposti verso non so cosa da tutt'altra parte.

venerdì 14 gennaio 2011

Qualunque cosa sarà gliela leggerai sulla faccia. Te la ricordi la sua faccia o è diventata un'idea deformata da tutti i giorni in cui non vi siete visti. Forse è anche cambiata dall'ultima volta, tu che ne sai. Adesso i capelli li porta diversi. E poi anche la tua di faccia, chissà cos'è adesso. Faranno fatica a sorridersi o sarà naturale. Lui si è sempre dimenticato di dirti quanto fosse felice. Era felice in un modo che lo spingeva a fare cose incredibili. Come cucinare e dopo pulire tutto.

mercoledì 12 gennaio 2011

Alcune coppie fanno spesso il gioco dell'ultimo sorso. Bevilo tu. No tu.
Lei a quel punto fa un sorso più piccolo, lo divide in due e trova questa bella soluzione.

mercoledì 5 gennaio 2011

Come si dice quando ti tagliano la gola e non muori. Se la tagliano male e tu d'istinto premi con la mano e senti il caldo che cola esce la forza e ti afflosci per terra ma non muori. Si dice che ti salvano la vita che sono arrivati appena in tempo, ma tutto quel sangue chi te lo restituisce, quello che era tuo e sempre stato lì dentro al corpo.
Dalle sacche ne arriva di nuovo che sembra uguale e potrai tornare a camminare. Tutto quel sangue tuo invece non te lo restituisce nessuno. Lo ha portato via lui quando ha premuto contro la gola e aperto la pelle in due col coltello sperando di togliertelo tutto.

Lasciami il tuo numero

Ci sono quelli che li dicono uno alla volta. Quelli che ne fanno grappoli di tre con delle pause in mezzo e quelli che li trasformano in numeri decimali.
Che se è tutto un numero di telefono, è formato da singoli numeri non da grappoli. E' un unico grande numero perché dici "il mio numero di telefono è". E allora se proprio vuoi lo dici tutto intero e attaccato, un'enorme cifra con i milioni, che non lo capirà mai nessuno ma almeno ha un senso.
Se mi dici trecentodue e stiamo parlando, mica capisco se è tutto attaccato o no, se è trecento e due o trecentodue e ancora centouno trentasette, io faccio fatica e mi da anche fastidio. Dovresti essere il campione delle pause per dare forse la certezza a qualcuno di aver compreso tutta la batteria di numeri. E comunque qualcosa ti chiederà di ripeterlo lo stesso, anche se sei il campione delle pause. Che ti costa dire tre zero due uno zero uno tre sette. E' più semplice e solo gli stupidi o i molto distratti si sbaglieranno.
Potrai obiettare che tanto l'altro lo rileggerà in ogni caso, per essere certo di averlo segnato giusto. La differenza è che in uno dei due casi non lo farai sentire un cretino che non sa scrivere una semplice sequenza di numeri e tutti saranno più felici.