lunedì 28 dicembre 2009

Sette giorni in sala d'attesa sono troppi.
Avevo un codice rosso, mi hanno ignorata.
Davanti alla porta scorrevole due figli sono rimasti a guardare la madre fumare.
Io li vedevo dal vetro se voltavo la testa.
Da quando sono entrati non li ho più visti uscire.
Ho provato ad alzarmi per parlare con qualcuno perchè sentivo il dolore uscire da dentro.
Mi dicevano di codici rossi più gravi del mio e che io avevo solo paura di morire.
Sono rimasta seduta con le gambe sempre più scomposte.
Ho provato a chiamarti, ma il tuo telefono non prendeva così ho smesso e ho trovato nuovi malati con cui parlare.
Tutti codici gialli.

Quando finalmente hanno fatto il mio nome il dolore era uscito tutto e dentro non era rimasto più nulla.

domenica 27 dicembre 2009

Tutta colpa dello zucchero. Punge il dito e lo lascia sanguinare. Misura gli eccessi.
Si alza dalla sedia esce dalla stanza entra nella stanza, quell'altra.
Il Cuore si innervosisce, se fosse vuoto avrebbe il tempo di respirare ma tutto quel peso lo schiaccia e occupa spazio.
Mangia ancora torta, beve ancora vino. Ruba le mandorle da sopra il dolce.
Succhia lo zucchero dalle mandorle. Scarta le mandorle e il Cuore si irrita.
Le cose bianche non dovrebbero fare male.

sabato 26 dicembre 2009

Senza di te mi si spezzano le ossa. Crolla tutto il corpo.
Dopo tutti gli anni ad apparecchiare la tavola e a sederci difronte io senza la tua mano a fine pasto non riesco più ad alzarmi, a tornare in piedi.
Mi appoggi sul divano e mi copri le gambe poi sistemi gli avanzi in cucina. Li sistemi sempre male perchè non li copri e si seccano nel frigo.
Non ti sei mai accorto che non li mangiamo il giorno dopo. Poi torni e non parliamo perchè siamo stanchi. Ti siedi vicino e guardiamo la televisione.
Non capisco come fai a non avere mai freddo. E dire che siamo vecchi uguali.

giovedì 24 dicembre 2009

Così diceva.

Dovrò urlare qualcosa che ti rimbombi dentro la testa un treno in corsa sulle tempie e dentro il cuore.
Sopravviveremo.
Il treno manca di visione frontale ed anche io.

giovedì 10 dicembre 2009

Per me che ti amo anche da sobria è normale vedere dal finestrino della macchina i rami degli alberi tagliare la luna a spicchi.