mercoledì 18 febbraio 2009

Riscopro il lato morbido della tua presenza.
Adesso vedo molti anni oltre adesso.
E mi chiedo se.

Ho sputato tutto il mio sangue scritto e orale contro certi dolori da te inflitti
e dimentico ogni mia porta sbattuta sulla tua faccia fragile.

Adesso ti preparo da bere e mi sembra di averlo sempre fatto.
Le tazze sporche non hanno odore e nemmeno riconosco quello sul tuo collo che era mio 
tutto mio.

L'odio mutilato riversato congelato contro il vetro della tua casa piccola con la terrazza grande
dov'è adesso.

Uno spazio pieno di noi svuotato da me e riempito da lei
adesso è vuoto.

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