sabato 13 novembre 2010

Volevo pensarti come a uno normale. Invece non ci sono riuscita e ti penso come a uno che ha i super poteri e sgretola i muri con un dito e mi solleva con un dito che peso niente. Fai le cose più veloce degli altri e poi sei bello con gli occhiali, dimmi se questi non sono indizi. Per essere quella giusta devo intuirlo da sola che tu vieni da un altro pianeta o che ti ha punto un ragno geneticamente modificato o che ti han fatto gli esperimenti sul corpo. Tu mi allontani e mi dici non possiamo e allora io faccio quello sguardo che all'improvviso capisco e metto insieme i pezzi e penso ecco adesso tutto mi è chiaro mentre ti allontani dandomi le spalle ma riesci a guardarmi lo stesso perché hai anche il super potere di vedere da più lati contemporaneamente. E questo è il momento in cui iniziamo a condividere un segreto che tu lo sai che io ti capisco e io lo so che tu sei mio.

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