mercoledì 24 dicembre 2008

La profezia si avverò puntuale e precisa nel silenzio, mentre le luci cambiavano. 
-Povera Cassandra, Apollo ti condannò ad essere creduta una folle fasulla-

Eccoli i nervosismi.
Riversati tutti addosso come se non scalfissero. 
Posso sopportare rimuovere. 
Sposto l'idea maligna e crudele di dirti e colpirti.
Nervosismi senza scelta.
Sfogali sulla mia faccia.
Butta sale sulle ferite lanciando lontano la parte di te che mi avvicina
diventa pure scurrile 
diventa pure banale.
E' troppo tardi per succhiare via il veleno.
Accusami di essere insolente ed egoista, diversa e silenziosa.

Trova rapida la chiave e aprimi la porta della cantina
lasciami correre più veloce sulle scale ripide salvatrici.
Se solo non fossi volutamente sorda cocciuta piccola da cosi tanti anni.

Certe frasi rimbombano dentro e dentro devono morire.


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