domenica 22 marzo 2009

Multipli di cinque

Il rumore veloce dei passi e la tensione condivisa assorbita.
Stanchezza appiccicata addosso sporca le maniche ed i tuoi capelli 
su cui a turno hanno rovesciato alcolici.
Applaudiamo in coro dalla mattina presto fino a che le mani formicolano
fino alle spirali di nomi in ordine alfabetico.

Il rumore lento della tua voce stordita che legge sbagliando ogni rima.
La svestizione parziale di chi ha corso nudo sull'erba di notte.
Certe sciocchezze che tu ripeterai sempre una volta tornato dentro
che ci faranno sentire in un film francese degli anni ottanta.
Tu che piangi
stringimi perchè non sono frasi su di un quaderno nero.
Tornerai da dove sei venuto forse
anche qui non hai mai telefonato spesso.

Ridateci il primo incontro ridateci tutte le volte che abbiamo fermato i posti con i vestiti.

1 commento:

  1. Rideteci contro. Certe risate non tornano. Ne arrivano di nuove (si spera)

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