lunedì 9 marzo 2009

Quelle cose le ho fatte io.
Ero sempre io.
Potrei dormire ancora, potrei scendere le scale e parlare con te. 
Vorrei farlo ma non riuscirei a mettere un piede davanti all'altro adesso.
Cascherei con la testa in avanti contro i gradini.
Invece poi lo faccio e mangio cioccolata mentre cammino.

Mea culpa.
Come sentirsi orribili.
Come ammettere che hai fatto cose orribili che ne hai subite che hai tremato pianto vomitato rischiato di soffocare.

Ci siamo persi mi sono persa.

Adesso andate via, non merito nessuna parola conforto abbraccio.
Scappa da me il più lontano possibile adesso che posso solo rattrappire ogni cuore
compreso il mio.

Sta sera (ieri sera) in punti diversi della mia città persone diverse e vicine stavano soffrendo
compresa io.

Hai dovuto vedere il peggio di me.
Parti che non credevo di avere.
Parti che non avrei mai voluto che vedessi.
Ma non è solo questo.
La morte nel cuore.
Lo sguardo dell'amica più vera
l'insonnia
la tachicardia
illusioni e prese di coscienza.

Quelle cose le ho fatte io.

Passo e chiudo.

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