venerdì 26 marzo 2010

Dove vivo io

Dove vivo io devi farti le scorte di tutto per l'inverno.
Le scorte di acqua e di cibo, di carta igienica e di medicine.
Dove abito io, d'inverno sei completamente isolato.

Ogni anno dimentichi qualcosa di diverso e certe volte sono cose piccole di cui puoi fare a meno. Ma se dimentichi qualcosa d'importante devi prepararti a sfidare quel freddo e quella neve solo con stivali molto alti e vestiti termici.
Quello che in pochi minuti raggiungi con la macchina devi raggiungerlo rallentato dalla luce e dal silenzio.
Certe volte vorresti solo poter vivere senza alcune cose.

Chi lo ha detto che nulla è indispensabile.

3 commenti:

  1. profumo di quotidianità e provincia ma ancora in bilico tra positivo e negativo alle soglie delle giornate più lunghe.

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  2. Dove vivo io devi abituarti a non avere nulla. E quel poco che hai a nasconderlo. E' una caccia continua verso ciò che si desidera, ma un passo alla volta e ogni giorno ricominciare da capo per arrivare alla meta.
    Impari ad essere scaltra, più veloce, più furba. E a volte ti senti anche brava. Ti insegnano a schivare gli altri, a superarli.

    Poi un giorno, mentre corri e sei quasi arrivato a ciò che desideri, ne senti quasi il sapore sulle labbra, incontri due occhi d'Angelo che ti sbarrano la strada.

    Perdi così ogni insegnamento. Mentre senti le urla dietro dei tuoi Ciceroni che ti chiedono di uccidere quella creatura.

    "Sbalordito Il Diavolo Rimase Quando Comprese Quanto Osceno Fosse Il Bene" e avrei quindi dovuto ucciderlo e lasciarlo a se stesso.

    Sono invece crollata in ginocchio perdendo tutto, nuovamente, ogni sforzo.

    E sento la stanchezza di tutti questi anni di preparazione, del dolore del nulla che ora mi circonda, di come bruciano le sue carezze e di come mi pugnalano i suoi occhi.

    E so che nulla è possibile. Che un Diavolo non può amare un Angelo. Eppure sono ancora qui a sperare.

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