mercoledì 18 agosto 2010

E tirala pure la pelle del cuore, tirala via tutta che non ne rimane niente.
C'è solo della carne rossa e spessa che pulsa a dirti io batto per te in questi giorni e anche in quelli prima che da quando ti ho visto mi fai venire i brividi.
Quindi va bene tieniti la mia pelle che anzi guarda sto meglio senza, così riesci a vedere anche tu quanto mi apro ad ogni respiro e quanto mi chiudo se mi dici di occupare poco spazio che hai bisogno dei tuoi.
Sei rimasto in silenzio appoggiato su di lei tante volte e ti sentivo che quasi dormivi mentre io le scoppiavo dentro di gioia. Come per strada alcune volte che era inverno e lei non aveva freddo perché io pulsavo calore mentre ci stavi così vicino quasi dentro.
O quando rideva nel letto con i piedi scoperti ed io ero pieno.

E invece adesso guardami come sono, così gonfio del suo pianto che non mi si può nemmeno toccare.
Ieri è uscita e mi ha lasciato a casa senza pelle e senza corpo.
Quando è tornata ha detto è meglio se per un po' tu non vieni con me, non posso usarti in nessun modo.

Nessun commento:

Posta un commento