Arrivano i fiori ed il nostro cognome è scritto sbagliato come sempre. Anche oggi.
Poi facce mai viste uguali alla mia.
Ho inglobato subito tutto il vostro dolore oltre al mio.
E tu con la pelle svuotata
i genitori a vegliarti come nella culla.
Uomini che piangono senza vergogna con rabbia cattiveria vuoto.
Avevo dimenticato il tragitto il luogo il modo in cui chiudono tutto dopo che il tempo è scaduto.
Mia madre odia il rumore della fiamma ossidrica
così decide di uscire rimane vicina alla porta
ed il rumore lo senti anche da li.
Ho tremato mentre ero al sole e mi sono girata
non riuscivo a guardate tutti i tuoi studenti arrivare.
Dopo solo dopo li ho fissati
in fila davanti alla fotografia dove sei bellissimo.
Ho subito pugni forti sullo stomaco
ho perso tutte le mie forze.
Sono stanca dentro e fuori.
Un veleno inalato da tutti noi oggi qui.
mai andato fiero di nulla, solo di cose non mie
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