Un elenco di invitati diventa difficile anche da pronunciare.
I nomi e le facce. I nomi che non rappresentano più facce.
Riconoscimi e lasciati guardare senza pudori.
Permettimi ancora di vedere oltre la morfina che allevia dolore ma non lo toglie.
Rimani ancora qui ma rimani tu.
Povere le braccia magre che ti sorreggono.
Magre ma forti e decise nel non lasciare il tuo corpo molle mai.
Odio odio questa immobile possibilità che non ho.
Quella stanza sarà piena di tremori
di voci che sospirano e che non hanno la forza di urlare
urleranno dopo da sole contro un cuscino.
La rabbia diventa tre persone in una cucina.
Diventa noi tre in cucina.
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