Stringersi la mano.
Presentarsi senza ancora sapere nulla di tutti questi grovigli.
Due.
Fondamentalmente odiarsi.
Respingersi avvicinarsi
ancora sconvolti da tutte le vite passate che stavano lentamente morendo dietro dentro di noi. Noi ancora attaccati a tutto quello che eravamo.
Tre.
Sbandare contro le pareti.
Insetti impazziti insetti rinchiusi
sciocchi, non vedono il cielo.
Continuano a perdere i sensi contro le superfici rigide.
Quattro.
Perdersi.
Prendersi per mano credere di averne bisogno, invischiarsi in tutto quello che non è mai stato parte di noi.
Proteggersi. Proteggersi reciprocamente perchè noi non siamo cosi.
Cinque.
Deludersi. Deluderti.
Vortici fortissimi che ho lasciato distruggessero tutto intorno. E dentro.
Non capirsi spaventarsi respingersi pentirsi mentirsi e proteggersi dal dolore facendo dolore.
Sei.
Scivolare via.
Divincolarsi e sbagliare tutto. Sbagliare modi tempi reazioni scelte parole. Omettere dettagli. Avere paura avere il cuore in gola.
Avere cura del dolore.
Sette.
Rinunciare a capire.
Sbagliare e sbagliare e cadere e accorgersi delle sfumature sempre piu scure sempre più pericolose.
Urla sotto una casa urla davanti ad una chiesa.
Tu che non potevi saperlo mentre correvi veloce altrove.
Otto.
Commuoversi scartando caramelle di cioccolata. Commuoversi scartando pacchetti perfetti.
Arrabbiarsi per le parole. Fitte al cuore. Fitte alle mani.
Nove.
Dire addio.
Lasciare porte aperte. Continue coincidenze. Rancori sedimentati rancori nuovi. Leggerti. Volerti bene. Volerti bene.
Dieci.
Ringraziamenti. Scuse.
In alcuni momenti sei stato l'unico pensiero felice.
In alcuni momenti sei stato tutte le colpe e tutte le rabbie.
Biondo e saccente, costruisci con le mani e le matite tutto quello che è sempre stato tuo.
Ho tagliato via i pezzi marci.
Rimane una radice.
Non ci sono più fragilità contaminabili.
che non avevo mai messo un punto, ma le mie fragilità sono sempre rimaste qua con il cuore aperto
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